Carlo Ponti
*06.11.1820 Sagno TI – †16.11.1893 Venedig ITA
- Heimatort(e)
- Sagno TI
- GND
- 120380897
- Namensvarianten
- Carlo Ponti
- Cosmorama Fotografico
- Tätigkeit(en)
- Fotograf,
- Fotofabrikant
- Weitere Tätigkeit(en)
- Ottico, fotografo
- Arbeitsorte
- Venedig ITA, ~1852 – ~1875
- Paris FRA, – ~1852
Biografie
A Venezia, successore di Domenico Bresolin.
Collaborazione con Carlo Naya e Antonio Fortunato Perini.
A un’epoca imprecisata emigra a Parigi, dove si avvicina all’ottica lavorando cinque anni presso un celebre fabbricante di lenti (Cauchoix o Chevalier). Nel 1852 si trasferisce a Venezia, installando in Piazza S. Marco 52 un atelier di ottica che, grazie alla qualità delle lenti realizzate, conosce un rapido successo. Successivamente estende l’attività anche alla fabbricazione di obiettivi fotografici. Nel 1854, i suoi prodotti ottici sono premiati all’Esposizione Industriale Veneta con una medaglia d’argento. Lo stesso anno inizia la sua carriera di fotografo. Nel 1855 compone un album di 160 vedute della città lagunare (Guida fotografica illustrata della città di Venezia) e lo presenta all’Esposizione nazionale di Parigi. Collabora con Carlo Naya e con Antonio Fortunato Perini, di cui commercializza le fotografie, e negli anni Sessanta del XIX sec. rileva lo studio di Domenico Bresolin, fotografo e pittore che nel 1864 è nominato professore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel suo complesso, la produzione fotografica di C. Ponti nel ventennio 1854-1875 comprende, oltre a Venezia, buona parte dell’Italia settentrionale e anche Roma. Nel 1861 fabbrica l’Aletoscopio, un apparecchio che consente di visionare, ingrandite, delle fotografie con effetto giorno/notte e che conferisce al suo inventore grande notorietà. Nel 1866 diventa fotografo ufficiale del Re d’Italia Vittorio Emanuele II. Malgrado la celebrità acquisita, non rinuncia alla cittadinanza svizzera ed anzi è membro della Società elvetica di beneficienza di Venezia.
1854, Venezia, Esposizione Industriale Venezia, medaglia d'argento.
A Venezia, successore di Domenico Bresolin.
Collaborazione con Carlo Naya e Antonio Fortunato Perini.
1854, Venezia, Esposizione Industriale Venezia, medaglia d'argento.
A un’epoca imprecisata emigra a Parigi, dove si avvicina all’ottica lavorando cinque anni presso un celebre fabbricante di lenti (Cauchoix o Chevalier). Nel 1852 si trasferisce a Venezia, installando in Piazza S. Marco 52 un atelier di ottica che, grazie alla qualità delle lenti realizzate, conosce un rapido successo. Successivamente estende l’attività anche alla fabbricazione di obiettivi fotografici. Nel 1854, i suoi prodotti ottici sono premiati all’Esposizione Industriale Veneta con una medaglia d’argento. Lo stesso anno inizia la sua carriera di fotografo. Nel 1855 compone un album di 160 vedute della città lagunare (Guida fotografica illustrata della città di Venezia) e lo presenta all’Esposizione nazionale di Parigi. Collabora con Carlo Naya e con Antonio Fortunato Perini, di cui commercializza le fotografie, e negli anni Sessanta del XIX sec. rileva lo studio di Domenico Bresolin, fotografo e pittore che nel 1864 è nominato professore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel suo complesso, la produzione fotografica di C. Ponti nel ventennio 1854-1875 comprende, oltre a Venezia, buona parte dell’Italia settentrionale e anche Roma. Nel 1861 fabbrica l’Aletoscopio, un apparecchio che consente di visionare, ingrandite, delle fotografie con effetto giorno/notte e che conferisce al suo inventore grande notorietà. Nel 1866 diventa fotografo ufficiale del Re d’Italia Vittorio Emanuele II. Malgrado la celebrità acquisita, non rinuncia alla cittadinanza svizzera ed anzi è membro della Società elvetica di beneficienza di Venezia.
Literatur & Quellen
Online-Quellen
Yersin, Jean-Marc; Bonnard Yersin, Pascale: Ponti, Carlo, in: Historisches Lexikon der Schweiz HLS - Dictionnaire historique de la Suisse DHS - Dizionario storico della Svizzera DSS, 2010, consulté septembre 2023: http://hls-dhs-dss.ch/fr/articles/044567/2010-06-30/.
Hochstrasser, Roland: Una nuova esplorazione del territorio. Indice dei fotografi attivi nella Svizzera italiana tra fine Ottocento e inizio Novecento, 2015, consultato giugno 2023: [disattivato].
Talamona, Gianmarco: Storie di fotografia. Il Ticino, i ticinesi e i loro fotografi nella collezione fotografica dell'Archivio di Stato, 1855–1930, Bellinzona: Edizioni dello Stato del Cantone Ticino, 2020 [versione online consultato giugno 2023]: http://www4.ti.ch/fileadmin/DECS/DCSU/ASTI/Documenti/Storie_di_fotografia_01.pdf.
Sekundärliteratur
Auer, Michèle; Auer, Michel: Encyclopédie internationale des photographes de 1839 à nos jours. Photographers encyclopedia international 1839 to the present, Hermance: Editions Camera obscura 1985, 1992.
Gasser, Martin; Henguely, Sylvie (Hg.): Nach der Natur. Schweizer Fotografie im 19. Jahrhundert, Göttingen: Steidl 2021.
Minici Zotti, Carlo Alberto (Hg.): Magiche visioni prima del Cinema. La Collezione Minici Zotti, Padova: Il Poligrafo 2001.
Online-Quellen
Yersin, Jean-Marc; Bonnard Yersin, Pascale: Ponti, Carlo, in: Historisches Lexikon der Schweiz HLS - Dictionnaire historique de la Suisse DHS - Dizionario storico della Svizzera DSS, 2010, consulté septembre 2023: http://hls-dhs-dss.ch/fr/articles/044567/2010-06-30/.
Hochstrasser, Roland: Una nuova esplorazione del territorio. Indice dei fotografi attivi nella Svizzera italiana tra fine Ottocento e inizio Novecento, 2015, consultato giugno 2023: [disattivato].
Talamona, Gianmarco: Storie di fotografia. Il Ticino, i ticinesi e i loro fotografi nella collezione fotografica dell'Archivio di Stato, 1855–1930, Bellinzona: Edizioni dello Stato del Cantone Ticino, 2020 [versione online consultato giugno 2023]: http://www4.ti.ch/fileadmin/DECS/DCSU/ASTI/Documenti/Storie_di_fotografia_01.pdf.
Sekundärliteratur
Auer, Michèle; Auer, Michel: Encyclopédie internationale des photographes de 1839 à nos jours. Photographers encyclopedia international 1839 to the present, Hermance: Editions Camera obscura 1985, 1992.
Gasser, Martin; Henguely, Sylvie (Hg.): Nach der Natur. Schweizer Fotografie im 19. Jahrhundert, Göttingen: Steidl 2021.
Minici Zotti, Carlo Alberto (Hg.): Magiche visioni prima del Cinema. La Collezione Minici Zotti, Padova: Il Poligrafo 2001.